C’è in Piazza Tribuna, fatato spazio posto nel cuore del centro antico e che fa da ingresso alla Cittadella vescovile, un piccolo, raffinato ristorante dove gli ospiti si sentono trasportati indietro nel tempo, coevi del duca Ruggero. Cucina a vista, pochi posti a sedere, imponenti arcate con i tavoli eleganti e ben distanziati in modo da permettere di conversare tranquillamente e, per quelli colpiti dall’inesorabile freccia di Cupido, sussurrarsi – occhi negli occhi e mani nelle mani – promesse d’amore eterno. Preferibilmente, quando la stagione lo consente, nella fiorita piazzetta arricchita da una fontana pubblica in ghisa degli anni ’30: ricordo di quando avere l’acqua corrente in casa era un lusso e bisognava attingerla all’esterno. A pochissimi metri, a conferire ulteriore fascino si erge l’imponente Basilica Concattedrale di Santa Maria Assunta, il più grande monumento religioso d’epoca normanna della Calabria.
Location ideale per scordare affanni, angosce e rituffarsi, rigenerati, nella vociante contemporaneità che si accompagna ad un menù con piatti semplici e genuini, preparati con prodotti stagionali ed a chilometro zero, espressione dell’eccellenza gastronomica geracese: pasta fresca fatta in casa, polenta con ragù di salsiccia, polpette in salsa di pomodoro, tagliata di carne, dolce alla mandorla con granella di pistacchi. Specialià del “Bistrot” ed il piatto degustazione: oltre dieci assaggi di ricette del territorio tipicamente mediterranee: saporose, profumate, colorate. Ben calibrata la lista dei vini e a conclusione dell’appetitoso pasto, un bicchierino di casalingo liquore.
Siamo tutti Ruggero
A tavola nascono passioni, si rinsaldano amicizie, si dimenticano rivalitià e rancori. Condividere il cibo è un gesto intimo, d’amore e di accettazione dell’altro, dove il “noi” si sostituisce all’“ego” imperante. E, sicuramente sarà stato così anche per Ruggero ed il fratello, il duca Roberto il Guiscardo, che avranno celebrato la loro riconciliazione con un sontuoso banchetto, alla presenza dei sudditi. L’evento viene ricordato ogni anno il 21 agosto con una rievocazione storica con costumi d’epoca, organizzata dalla locale Pro Loco e che vede attivamente coinvolta l’intera popolazione di Gerace. Patrizia con il suo “Bistrot des Artistes”, previa prenotazione, organizza un banchetto medioevale ispirato agli insegnamenti di Ruggero dal nome “Il valore dell’amicizia e del perdono”.
Patrizia, inoltre, prepara e confeziona il “cestino degli artisti”, un cestino da pic-nic che racchiude il gusto di una terra ricca di storia, componibile con i vostri prodotti preferiti da gustare dove volete immersi tra le nostre bellezze.
Qui puoi…
Diceva Voltaire: “Nulla sarebbe più faticoso che mangiare e bere se Dio, oltre che una necessità, non ne avesse fatto un piacere”. La massima dell’illuminista francese è perfetta per raccontare l’atmosfera che, grazie all’attenta regia di Patrizia Cataldo, si respira nelle antiche, accoglienti mura. Tutto, anche il più piccolo particolare, è calibrato a regola d’arte, il servizio è efficiente e discreto, la cucina riesce a soddisfare sia la vista che il gusto. Qui il cliente occasionale o abituale è considerato un amico cui offrire una esperienza sensoriale unica e irripetibile, che inizia con un rinfrescante bicchierino di sorbetto al bergamotto, coccolandolo anche con la preparazione di golosi cestini da picnic con stuzzicanti leccornie e finger food.
Esperienze
Degustazioni Normanne. € 18,00 a persona.
Coppa di Ruggero. € 4,00
Si richiede la prenotazione.
Info e contatti
Bistrot des Artistes
Piazza Tribuna, 13 – Gerace
Patrizia Cataldo +39 320 4341027
bistrotdesartistesgerace@gmail.com