Le ricerche archeologiche effettuate nella chiesa hanno individuato cinque diverse fasi costruttive, a riprova di come il centro della Costa dei gelsomini sia stata testimonianza cruciale nel passaggio tra civiltà antiche e gloriose. Divisa in tre navate – quella centrale è arricchita da otto ovali policromi, datati 1753, raffiguranti i santi Daniele, Pietro e Francesco, Veneranda, Jeiunio, Antonio del Castello, Cyriaca e Nicodemo. Espressione – gli ultimi cinque – della forte religiosità geracese che ha donato alla Chiesa diverse, belle figure di servi del Signore, tanto da meritare pienamente l’appellativo di città sacra. Nella parte ovest sono ancora visibili i resti di un portale che doveva essere, in epoca bizantina, l’antico ingresso; quello centrale è del 1705 ed è opera di maestranze locali. Accanto alla chiesa è stata portata alla luce una piccola necropoli medioevale.